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mercoledì 17 luglio 2013

ECCO COME FARE L’ AUTOESAME DEL SENO



L’ autoesame del seno, ovvero l’ autopalpazione della mammella, oltre ad essere indolore, rapido e non invasivo, è una buona abitudine che tutte le donne in età fertile dovrebbero avere al fine di una migliore prevenzione delle patologie al seno.
Ma quali sono le istruzioni corrette per eseguire l’ esame ?
L’ autopalpazione delle mammelle andrebbe effettuata almeno una volta al mese da tutte le donne in età fertile dopo il ciclo mestruale, mentre da quelle in menopausa sempre una volta al mese, ma nello stesso giorno di ogni mese. L’ esame complessivo ha una durata di circa 20 minuti e va effettuato servendosi dei polpastrelli di tre dita della mano, in genere indice, medio e anulare. Per procedere bisogna immaginare di dividere ogni mammella in quattro quadranti, ognuno dei quali deve essere esplorato a fondo, fino a raggiungere l’ ascella.
Il test va effettuato in parte in posizione supina, cioè sdraiata, in parte in piedi. Nella posizione sdraiata, usando il braccio contrario rispetto al seno che si vuole esplorare, bisogna premere le dita della mano su ogni quadrante del seno ruotando contemporaneamente il polso, alla ricerca di possibili irregolarità, come noduli, addensamenti o zone di tessuto più duro nella mammella. Nella posizione in piedi, invece, è necessario ripetere il test in 3 posizioni: con le braccia tese in alto, poi in basso e infine poggiate sui fianchi.
L’ auto esame del seno in posizione eretta si può, ad esempio, effettuare davanti allo specchio, controllando che non vi siano alterazioni nel colore, nella superficie della pelle, nel profilo del seno, e poi, usando sempre il braccio opposto al seno che si vuole controllare, procedere all’ esame come indicato fin sotto il cavo ascellare. Infine, è, necessario osservare e tastare anche i capezzoli per rilevare anche qui l’ eventuale presenza di alterazioni, rientranze, come nel fenomeno del capezzolo invertito, o secrezioni anomale.
La mammella è infatti costituita da una percentuale di tessuto adiposo, da una parte di fasci muscolari, detti pettorali, dai dotti galattofori, dalle ghiandole mammarie e dai linfonodi del sistema linfatico.
Da un punto di vista strettamente statistico, in Italia si registrano circa in genere 47 mila nuove diagnosi di tumore al seno ogni anno, ovvero all’ incirca una diagnosi ogni 15 minuti. Nel nostro paese, dunque, il cancro al seno è una patologia che colpisce almeno una donna su 9 nel corso della vita. La diagnosi precoce attraverso le diverse possibilità di screening è dunque la prima difesa che oggi le donne hanno per difendersi da questa patologia, insieme ad una alimentazione sana e allo svolgimento di esercizio fisico.

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