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sabato 5 luglio 2014

IL BASILICO utile per distruggere la cellulite. Ecco come usarlo



Non tutti sanno che  il basilico è ricco di proprietà benefiche, oltre che ad essere indispensabile in cucina, facilita l’eliminazione dei liquidi in eccesso, contrasta le infiammazioni, il meteorismo e le digestioni lente. Il suo potere drenante la rende particolarmente adatto alla lotta alla cellulite, una delle malattie maggiormente diffuse che, specialmente nelle donne si manifesta nei glutei,  cosce e ventre.
Per distruggere la cellulite è possibile avvalersi del basilico, impiegandolo sia sotto forma di olio essenziale che di tisana. 
La tisana di basilico si prepara miscelando qualche foglia di basilico, di alloro e di menta; mettiamo a bollire l’acqua e, dopo aver raggiunto l’ebollizione, spegniamo ed aggiungiamo le erbe. L’infuso deve riposare per circa 10 minuti. Infine può essere bevuto con, o senza, l’aggiunta di zucchero; la tisana deve essere consumata fredda dalle due alla tre volte al giorno. Questa è una bevanda che contrasta la ritenzione idrica, aiuta a smaltire i liquidi, migliorando l’aspetto della cute.
Per completare il percorso contro la pelle a buccia d’arancia, bisogna effettuare, ogni giorno, dei massaggi che partendo dal basso risalgano verso l’alto. Questi devono essere eseguiti con dell’olio al basilico costantemente e lentamente, in modo che il prodotto abbia il tempo di essere assorbito.
Oltre ai massaggi e alle tisane, il problema della cellulite deve essere affrontato su più fronti, quindi è necessario seguire uno stile di vita attivo e mangiare sano. Bisogna per questo ridurre l’impiego di sale e dei prodotti che lo contengono, come per esempio quelli precotti ed il dado, scegliendo frutta e verdura di stagione. L’idratazione svolge un ruolo di primo piano, così come il movimento che deve essere giornaliero e mirato.

lunedì 27 gennaio 2014

Il peperoncino come rimedio naturale per arrestare la caduta dei capelli




Con la “capsicina” contenuta nel peperoncino, mescolata all’alcool puro (95°) si ottiene una lozione (alcool al peperoncino) che ha il potere di stimolare il cuoio capelluto perché riattiva il microcircolo facendo affluire sangue nella zona interessata alla caduta prevenendola o addirittura arrestandola . 

COME SI OTTIENE LA LOZIONE:

Fate macerare al buio per 10 giorni 3 peperoncini piccanti interi in 250 ml di alcool puro (lo stesso che viene usato per i liquori)
Trascorsi i 10 giorni eliminate i peperoncini e con la lozione ottenuta frizionate il cuoio capelluto una volta al giorno per circa 3 settimane. Il risultato è garantito.
Si raccomanda di lavare  bene le mani dopo ogni applicazione perché la lozione è fortemente urticante.
Durante l’applicazione fate attenzione che qualche goccia non finisca negli occhi o sulla pelle del viso (se dovesse accadere sciacquate con acqua, il bruciore si attenuerà dopo pochi minuti).
Per una migliore praticità potete utilizzare un contagocce, applicate la lozione nelle zone interessate e massaggiate con i polpastrelli.
E’ consigliabile eseguire il trattamento, la sera, prima di andare a letto, così da farla assorbire tutta la notte.


lunedì 28 maggio 2012

Eliminare i Gonfiori Addominali mangiando ◄ leggi tutto







Uomo o donna: la “pancetta” non è uguale per tutti
Quasi il 10% degli italiani soffre di “pancia gonfia”. Nonostante sia un disturbo molto fastidioso, in Italia è ancora sottovalutato e sono ben poche le persone che chiedono aiuto al proprio medico, farmacista o naturopata di fiducia. Colpisce maggiormente le donne, in particolar modo dopo aver mangiato, in periodi distress intenso e qualche giorno prima del ciclo. Viene percepita una costante sensazione di pienezza che può derivare, nella maggior parte dei casi, da un accumulo di liquidi o aria nell’intestino, più raramente da grasso addominale. Per quanto riguarda gli uomini, invece, la causa della pancia gonfia è quasi sempre un eccesso di adipe che si concentra nella zona del ventre, con conseguente fastidioso gonfiore.

I sintomi e le cause
Chi ha la pancia gonfia si sente appesantito, non riesce a respirare profondamente (cosa fondamentale per ossigenare tutto l’organismo) e ha la sensazione di essere intasato fin dai primi bocconi. Ma, quel che è peggio, questi problemi con il tempo non passano, anzi tendono ad aggravarsi. Molte persone, inoltre, lamentano un rigonfiamento addominale dopo i pasti dovuto al gas prodotto in eccesso dal processo di digestione di alcuni cibi (come i legumi o la frutta consumata a fine pasto).
Le origini del disturbo sono il transito intestinale lento (stitichezza), il sovrappeso e le intolleranze alimentari. In tutti questi casi il problema è legato prevalentemente a uno stile alimentare non corretto (pietanze particolarmente elaborate e salate, fast-food, bevande gassate o un eccesso di pasta, riso o patate, poca acqua ecc.). Anche le fluttuazioni ormonali derivanti dal ciclo mestruale, lo stress prolungato nel tempo e alcuni farmaci, come antidepressivi, antinfiammatori e antibiotici, possono gonfiare l’addome. Infine, dietro la pancia gonfia potrebbero nascondersi altre patologie comuni come la colite, la gastrite e ilcolon irritabile, ma anche l’intolleranza al lattosio o la celiachia. Ecco perché, in ogni caso, il consiglio è di fare una visita dal gastroenterologo per escludere che si tratti di un problema più serio come il colon irritabile o un’altra malattia infiammatoria intestinale da non trascurare.

Cibi Sì
Verdure preferibilmente cotte; frutta lontano dai pasti; cereali e derivati (pane, pasta ecc.) semintegrali o raffinati (biologici è meglio); pesce, carni bianche,uova; legumi con moderazione e solo se tollerati; yogurt; tè verde.

Cibi No
Latte, formaggi e cibi molto grassi in genere; dolcificanti (sorbitolo, mannitolo e prodotti che li contengono, per esempio le gomme da masticare senza zucchero); fibre in eccesso (troppi cibi integrali e verdure crude); alcolici, caffè e bibite gassate.

Inositolo per una pancia piatta

Che cos’è

È una vitamina, la B7, presente naturalmente in alcuni alimenti come: agrumi, avena, crusca, legumi, lievito di birra, germe di grano e noci.

Perché fa bene

Depura l’organismo (fegato e reni), riduce la fame nervosa, l’aerofagia e l’aria intestinale, combatte la stitichezza dovuta a uno scarso movimento intestinale, migliora l’umore e sconfigge lo stress che causa il gonfiore addominale. È utile anche per ridurre il girovita e per depurare l’organismo dopo cure di antibiotici o cortisone.

Come si usa

Da 1 a 4 compresse al dì, lontano dai pasti, con abbondante acqua.

Meno pane e dolci, più proteine e Omega 3 per avere un girovita per fetto e un addome tonico
Mangiamo sempre gli stessi alimenti. E la pancia lievita - Sulle nostre tavole compaiono spesso gli stessi ingredienti/cibi, in forma anche “mascherata”: frumento (pane, pasta, cracker, grissini, biscotti e prodotti da forno vari), latte e derivati (formaggio, yogurt, burro, panna), cibi lievitati o fermentati (prodotti da forno dolci e salati, formaggi ecc.), sale (salumi, formaggi, ancora prodotti da forno ecc.), zucchero e così via. E sono proprio questi i peggiori nemici della nostra linea e del nostro addome, in quando provocano facilmente accumuli di adipe, anche addominale, e gonfiori. E, fatto ancor più grave, sono questi alimenti che predispongono a diabete, ipercolesterolemia, ipertensione e sovrappeso.
Un programma alimentare che risolva il problema della pancia gonfia deve quindi prendere in considerazione la riduzione del consumo di questi cibi, non la loro eliminazione totale, ma una rotazione nel corso della settimana: i cibi “incriminati” possono così essere assunti in momenti predeterminati e sempre con moderazione.
Ricordiamo, inoltre, che l’assunzione di alcuni cibi (anche come monodieta per un giorno), purché tollerati, può favorire la risoluzione del problema. Tra questi, l’ananas (antifermentazioni, vedi anche pagina a lato), l’avena (antirritativa della mucosa), la carota (antifermentazioni), il finocchio (antispastico e antimeteorico), il limone(antifermentazioni), la mela (antisettica, antifermentazioni e utile per l’intestino), il mirtillo (antifermentazioni) e il peperoncino (antifermentazioni e antisettico).

Combina bene i cibi e i gonfiori se ne vanno
Secondo i principi della dieta dissociata (o delle corrette combinazioni alimentari) se ingeriamo due alimenti che richiedono processi digestivi diversi andiamo incontro a un rallentamento della digestione, che compromette l’assorbimento dei vari nutrienti. Tale fatto sarà responsabile di fenomeni come senso di pesantezza, digestione lenta, fermentazione del cibo ingerito, assimilazione parziale dei vari nutrienti, disturbi gastrointestinali (acidità di stomaco, alitosi, flatulenza con gonfiori addominali, stitichezza ecc.).

Di seguito, alcune regole fondamentali per favorire i processi digestivi, che potrete adottare per un certo periodo di tempo, in modo da favorire la risoluzione del vostro problema.

•Evitare di associare tipi diversi di proteine (latte e carne, uova e formaggio, pesce e legumi).

•Non abbinare i carboidrati con la carne.

•Evitare di combinare differenti varietà di carboidrati (semplici e complessi come zucchero e pasta o uva e pane, banana e pane).


Le torte adatte per chi è a dieta ◄clicca x leggere tutto



Hai voglia di una fetta di dolce? Scegli una delle nostre torte e gustala a colazione o per sostituire un pasto. Perché in una dieta equilibrata c’è posto anche per un “peccato di gola”! Le torte sono preparazioni di origine popolare già presenti nella cucina medievale. Dolci o salate, rappresentano ancora oggi una vera e propria golosità per tutti. Ma, poiché in genere sono molto caloriche e spesso ricche di grassi e zuccheri, non si consigliano a chi vuole perdere peso, così come ai diabetici, agli ipertesi e a chi ha alti livelli di colesterolo. Tuttavia, se consumata con moderazione e nei momenti giusti della giornata, una fetta di torta preparata con ingredienti che non alzano la glicemia nel sangue e che apportano proteine brucia grassi è più che indicata. Anzi, può contribuire anche a farti perdere peso. Seguici…



Torta di grano saraceno. Ideale per gli intolleranti al grano


Ingredienti per 8-10 persone: 200 g di farina di grano saraceno; 150 g di burro; 70 g di fecola di patate; 1 bustina di lievito; 5 uova; 1 bustina di vanillina; 80 g di fruttosio.

Preparazione. Lavora a crema il burro con 40 g di fruttosio; mescola farina di saraceno, fecola, vanillina, lievito e setaccia il mix. Unisci un tuorlo alla volta alla crema di burro e lavora a lungo. Amalgama il mix alla crema. Monta a neve gli albumi, aggiungi poco alla volta il fruttosio rimasto e unisci al composto. Cuoci in uno stampo imburrato a 180 °C per 45 minuti.

Perché ti fa bene: è preparata con farina di grano saraceno, naturalmente priva di glutine. Quindi non favorisce i gonfiori addominali ed è adatta anche per gli intolleranti al grano e i celiaci. Inoltre, ha un buon effetto saziante.

Strudel di pere. Sceglilo se hai il colesterolo alto
Ingredienti per 6-8 persone: 250 g di farina bio tipo 0; 1 uovo; 1-2 cucchiai di miele; 2 kg di pere; acqua tiepida q.b.

Preparazione. Lavora farina e uovo in una terrina, poi trasferisci il composto sul piano di lavoro e unisci acqua fino a formare un impasto liscio. Lascialo riposare per 30 minuti. Sbuccia le pere, tagliale a fettine e uniscile al miele. Stendi la pasta per ottenere una sfoglia sottile, trasferiscila su un canovaccio e disponi sulla sfoglia le pere. Arrotola lo strudel con l’aiuto del canovaccio e inforna a 180 °C per 40 minuti.

Perché ti fa bene: è un dolce realizzato senza burro e con un solo uovo (da distribuire su 6-8 porzioni!). Ecco perché è adatto a chi ha il colesterolo alto. E non contiene nemmeno lievito, pertanto non favorisce i gonfiori addominali.

Crostatine ai frutti rossi. Quando vuoi nutrire i muscoli
Ingredienti per 6-8 persone: 200 g di farina di mais fioretto; 100 g di farina di soia; 1/2 cucchiaino di lievito per dolci; 1 uovo; 100 g di olio d’oliva extravergine; 50 g di fruttosio passato al macinino da caffè; 20 ml di acqua fredda; burro q.b. Per guarnire: marmellata q.b.

Preparazione. Miscela le farine e unisci gli ingredienti. Impasta fino a ottenere un panetto, poi fai riposare per un’ora in frigo. Stendi la pasta con il matterello e imburra delle formine piccole o una forma per crostate. Disponi la pasta nelle forme, ricopri con marmellata e cuoci in forno a 180 °C per 30 minuti.

Perché ti fanno bene: preparate con farina di soia, fonte di proteine che nutrono i muscoli e ti aiutano a bruciare adipe, queste tortine sono indicate anche per gli intolleranti al grano e al glutine.

Apple pie. Utile per controllare la glicemia
Ingredienti per 6-8 persone: 150 g di farina; 50 g di burro; 3 cucchiai di acqua fredda; un pizzico di sale; 800 g di mele; 2 cucchiaini di cannella.

Preparazione. Metti la farina sulla spianatoia, poni al centro il burro ammorbidito e il sale e lavora gli ingredienti, unendo poco alla volta l’acqua fredda. Lascia riposare in frigo per un’ora. Stendi metà dell’impasto sul fondo di una teglia imburrata, poni all’interno le mele a tocchetti e spolverizza con cannella. Copri con un disco di pasta, bucherella con una forchetta e cuoci in forno a 180 °C per 35 minuti.

Perché ti fa bene: realizzata senza zucchero, questa torta è a basso indice glicemico e quindi adatta anche per chi ha il diabete e per chi è in sovrappeso. Naturalmente se consumata con moderazione!


domenica 27 maggio 2012

La più amata dagli italiani? È la PIZZA. E se scegli quella giusta non ingrassi! ◄clicca x leggere tutto



La pizza light è quella con le proteine!

Mangiare una pizza, si sa, può essere pericoloso per la nostra linea. Quanti, a cena, gustano una bella pizza e, poi, il mattino seguente si svegliano con un chilo in più? Potremmo rispondere, senza paura di sbagliare, la maggior parte di noi! Ciò è dovuto per lo più a ingredienti di base non adatti alla linea. Scopriamoli insieme…
Ecco gli ingredienti a cui fare attenzione se tieni alla tua linea: farina bianca (alza rapidamente la glicemia nel sangue, e altrettanto velocemente la fa scendere, causando picchi glicemici che possono portare a sovrappeso e diabete); eccesso di olio (ipercalorico) se non addirittura impiego di strutto, un grasso saturo che danneggia cuore, arterie e cervello; impasto che viene fatto lievitare poco (è spesso questo il motivo per cui il lievito della pizza che abbiamo mangiato a cena, nella notte continua a far lievitare il nostro addome). Ma i guai per la silhouette derivano a volte anche dal desiderio di fare della pizza un piatto dietetico con meno calorie. Sono in molti, infatti, quelli che credono di fare meno danni alla linea perché chiedono la pizza senza mozzarella, solo con pomodoro, origano e magari 2-3 acciughe o olive… Senza considerare però che la pizza deve essere un pasto completo, quindi avere anche un buon apporto proteico (mozzarella, ricotta, uova, salmone, gamberetti ecc.): in pratica, scegliete la pizza che vi piace, ma che ci siano le proteine, perché sono loro a tenere a bada gli zuccheri nel sangue, evitando gli accumuli di adipe e il diabete!

Gustala integrale: assorbi meno zuccheri e grassi e non accumuli inestetici rotolini

La pizza è ottima se fatta in casa con pasta integrale e tante proteine sopra. Il problema, infatti, è che in pizzeria troppo spesso gli ingredienti non sono di grande qualità e la farina è bianca, cioè privata delle fibre che consentono di assimilare meno zuccheri e meno grassi durante il pasto.

La base salva linea

•200 g di farina integrale;
•1 cucchiaio di olio d’oliva extravergine;
•½ cucchiaino di sale marino integrale;
•pasta acida per lievitare.

Fai un impasto con farina, sale, olio, pasta acida e acqua. Deve risultare liscio e compatto; lascialo riposare per un’ora. Puoi usare altre farine (farro, kamut ecc.) ed è ottima anche con una parte di farina di ceci.


Ecco i 9 trucchi in cucina che ti rimodellano◄clicca x leggere


chef



Riduci i tempi di cottura di pasta, riso e patate
Consuma pasta e riso al dente e non cuocere le patate fino a farle sfaldare: così abbassi l’indice glicemico di questi alimenti che, arrivando più lentamente nel sangue una volta ingeriti, non provocheranno picchi di glicemia che rallentano il metabolismo. E se cuoci al vapore o al forno le patatine novelle, puoi anche mangiarle con la buccia, e l’effetto dimagrante è assicurato grazie alla maggior quantità di fibre ingerite.

Non rinunciare a un buon cioccolatino
Inseriscilo in una tavoletta di crusca, in modo che le fibre con cui lo ingerisci ti facciano assorbire meno zuccheri.

Sostituisci olio e burro con i latticini light
Sull’insalata, nel risotto, nei sughi per condire la pasta usa fiocchi di latte, yogurt o ricotta. Un cucchiaio di olio ha 100 kcal, 10 g di burro 75, un cucchiaio di yogurt magro circa 7, uno di ricotta 15 e uno di fiocchi di latte 10.

Aumenta il potere saziante dei tuoi piatti
Utilizza la verdura da consumare insieme al primo e non “prima di esso”: l’indice di sazietà di un’insalata e di un piatto di pasta tradizionale è circa la metà di un piatto di pasta il cui sugo è un mix di verdura e formaggio magro (per esempio trevisana e fiocchi di latte).

Aggiungi sempre un alimento proteico a pane, pasta e riso
Carni bianche, pesce, uova, formaggi magri e legumi sono adatti per pane, pasta, riso, orzo ecc., mentre lo yogurt o la ricotta magri sono indicati per i dolci. In questo modo aumenti il senso di sazietà e mantieni costante l’indice glicemico dei cibi ingeriti.

Impara a fare il soffritto
Dimezza la quantità dell’olio e aggiungi una pari quantità di acqua.

Servi un piatto unico
Evita di presentare in tavola primo, secondo e contorno: puoi sostituirli con piatti unici tipo polenta, pesce e verdure; couscous, ceci e verdure; petto di pollo saltato con tocchetti di verdure e riso lessato ecc.

Per i dolci usa sempre una base proteica
Ricotta, yogurt o panna servono per evitare picchi glicemici e aumentare il senso di sazietà.


martedì 27 marzo 2012

Disturbi della memoria - I RIMEDI DELLA NONNA ◄clicca x leggere



Decotto di pervinca



15 g di foglie di pervinca,
1 l di acqua.
Mettere le foglie di pervinca nell’acqua bollente. Lasciarle bollire per 3 minuti. Farle riposare per 20 minuti. Filtrare il decotto e berne tre bicchieri al giorno lontano dai pasti, per stimolare la circolazione a livello cerebrale, ed alleviare i disturbi della memoria propri dell’età avanzata.



venerdì 23 marzo 2012

Adiposita' I RIMEDI DELLA NONNA

Olio di cipresso
8 GOCCE DI O. E. DI CIPRESSO,
15 GOCCE DI O. E. DI ARANCIO,
100 GOCCE DI OLIO DI MANDORLE DOLCI.
Unire gli oli essenziali di cipresso e arancio all’olio di mandorle. Utilizzare poche gocce della miscela per massaggiare le parti interessate. Riducendo la ritenzione idrica e favorendo la circolazione venosa,l’olio contribuirà a ridurre gli inestetismi dovuti alla cellulite.

giovedì 22 marzo 2012

Affaticamento - I RIMEDI DELLA NONNA ◄clicca x leggere



Sciroppo di genziana
40 g di radice di genziana,
1 l di acqua minerale di alta montagna,
500 g di zucchero.

Far macerare la genziana nell’acqua fredda per 48 ore. Portare ad ebollizione e aggiungere lo zucchero. Far bollire lentamente fino a ridurre il decotto di un quarto e poi filtrare. Conservare lo sciroppo al fresco in una bottiglia di vetro ben chiusa. Le sue proprietà tonificanti lo rendono adatto a persone anziane o debilitate. Avvertenze La genziana è controindicata nei casi di ipertensione, disturbi gastrointestinali cronici e lesioni renali, in gravidanza e allattamento.

Acne - I RIMEDI DELLA NONNA ◄clicca x leggere



Cataplasma di viola

10 g di foglie fresche di viola mammola,
50 g di acqua.
Raccogliere le foglie di viola mammola dopo la fioritura. Farle cuocere nell’acqua per 15 minuti, facendo asciugare il liquido in eccesso. Mettere la poltiglia su una garza e usarla come cataplasma sulla pelle irritata da eczemi, psoriasi ed acne. Lasciar agire almeno per 20 minuti: le proprietà emollienti della viola si riveleranno efficaci nel decongestionare la pelle.

mercoledì 21 marzo 2012

Afte della bocca - I RIMEDI DELLA NONNA ◄clicca x leggere



Lavaggi di rosmarino
5 g di foglie di rosmarino,
100 g di acqua.
Infondere le foglie nell’acqua bollente per 10 minuti. Filtrare il preparato e usarlo per detergere le ferite infette, per fare sciacqui in caso di gengive infiammate e per gargarismi contro le afte e la gola arrossata. L’infuso è utile anche per impacchi decongestionanti sulla pelle irritata.

Allergia - I RIMEDI DELLA NONNA ◄clicca x leggere


Infuso di tarassaco
5 g di radice di tarassaco,
3 g di foglie di ribes nero,
3 g di fiori di biancospino,
200 g di acqua.
Lasciare in infusione le piante nell’acqua bollente per 10 minuti. Filtrare e bere una tazzina del preparato la mattina e una la sera. L’effetto depurativo del tarassaco, calmante del biancospino e antinfiammatorio del ribes allevieranno i disturbi dovuti ad allergie.

martedì 20 marzo 2012

Acidità di stomaco - I RIMEDI DELLA NONNA ◄clicca x leggere




Infuso di centaurea


2 g di sommità fiorite di centaurea,100 g di acqua.
Versare i fiori di centaurea nell’acqua bollente, coprire il contenitore e lasciare riposare per 15 minuti. Filtrare e bere l’infuso prima dei pasti per regolarizzare la secrezione dei succhi gastrici ed evitare l’acidità di stomaco. Avvertenze La centaurea è sconsigliata a chi soffre di gastrite.


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