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sabato 18 agosto 2012

BIMBO DI 2 ANNI MUORE PER 39 MINUTI E POI RITORNA IN VITA


La storia del piccolo Zach Hilary ha davvero dello straordinario, quasi del miracoloso, per chi crede a questo tipo di prodigi. A soli due anni, il suo cuore si è fermato, ma ha ripreso a battere dopo 39 minuti ed è riuscito a sopravvivere. Un giorno, Zach era davanti alla televisione e guardava uno dei suoi programmi di intrattenimento. La mamma passa laddove era il piccolo e lo trova disteso in terra. All’inizio pensava si trattasse di uno scherzetto con lui il figlioletto voleva prendersi gioco di lei, ma poi si accorge che il bambino aveva delle difficoltà a respirare, arrancava e stava male così interviene repentinamente chiama i soccorsi e gli pratica un massaggio cardiaco. Il piccolo viene trasportato d’urgenza in ospedale e durante la corsa in ambulanza, per fortuna, il suo cuore riprende a battere.


Il piccolo Zach si è salvato, ma quei 39 minuti di mancanza d’ossigeno al cervello gli hanno provocato danno non trascurabili. Sono passati 4 mesi e Zach è in fase di recupero. Sta seguendo terapie di riabilitazione che lo rieduchino nel linguaggio e nei movimenti in parte persi. Secondo i medici questo stranissimo episodio è da ricondurre alla “sindrome della morte improvvisa” che colpisce, generalmente, i bambini nei primi anni di vita.

BAMBINO NATO SENZA OCCHI: I GENITORI SPERANO NELL’OCCHIO ARTIFICIALE


Un bimbo nato senza occhi è un dolore immenso per i suoi genitori che non possono smettere di sperare che il progresso nell’ambito della medicina possa salvare la vita del loro piccolo figlio. In Cina, nella regione dello Xinjiang, è nato il piccolo Marwanijun con una gravissima malformazione agli occhi. Il bambino è cieco perché i suoi occhi sono completamente coperti da uno strato di pelle, una sorta di palpebra chiusa in maniera permanente. I medici hanno preso a cuore il caso del piccolo e hanno tentato di scoprire l’entità della sua patologia.


Essi hanno scoperto che puntando una torcia in uno dei due occhi il bambino riesce a vederla attraverso lo strato di pelle, tanto è che ci gioca e la indica. Il piccolo dunque vede ma il suo occhio è troppo sensibile per poter essere “liberato” da quella palpebra sempre calata. Sembra, infatti, che il cristallino non si sia formato e dunque una possibile operazione non migliorerebbe la sua situazione. Ora si spera nell'applicazione di un occhio artificiale che però potrà essere inserito soltanto quando il bambino avrà compiuto 16 anni.



ALLARME PER LA NUOVA DROGA SINTETICA CHE RENDE CANNIBALI ◄CLICCA X LEGGERE TUTTO

Si chiama Settimo Cielo e sta creando una sorta di psicosi negli Stati Uniti. Settimo Cielo sarebbe infatti una nuova droga sintetica in grado di suscitare aggressioni a scopo cannibalistico. A lanciare l’allarme è stata la polizia di Miami che ha reso noti alcuni raccapriccianti episodi recentemente accaduti.

Alcuni giorni fa i poliziotti erano stati costretti a uccidere un uomo di 31 anni, Rudy Eugene, che si strappato gli abiti di dosso e ha divorato il volto di un senzatetto. Uno studente di Baltimora è stato arrestato per aver ucciso il compagno di stanza e averne mangiato cuore e cervello. Pochi giorni dopo si è verificato un altro episodio simile: un ragazzo di 21 anni ha minacciato di mangiarsi i poliziotti che lo avevano arrestato e ha tentato di mordere un poliziotto. Le forze dell’ordine hanno dovuto mettergli il bavaglio in attesa che l’effetto della droga finisse.

L’incredibile escalation di violenza ha diffuso la psicosi di un improbabile attacco zombie che ha costretto la serissima Cdc (una sorta di istituto Superiore della Sanità) a smentire categoricamente il fatto che ci sia in atto ci sia un’epidemia di zombie asserendo che non si conoscono malattie o virus in grado di riportare in vita i morti. Alcuni sostengono che si tratti di un violento rito di origine voodoo che in ogni caso terrorizza la popolazione.
Secondo il Ministro per Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi si tratta di puro e semplice allarmismo. La sostanza sotto accusa, indicata come”bath salts” è un termine generico che indica prodotti fuori legge,stimolanti del sistema nervoso centrale: dunque non ci sarebbe da collegare in modo così evidente il cannibalismo a questa nuova droga sintetica.



LA PIANTA CON LA FACCIA DA SCIMMIA

Nella foresta pluviale peruviana è stata scoperta una piante la cui fluorescenza assomiglia alla faccia di una scimmietta. Si tratta di una particolare specie di orchidea.




In natura esistono dei veri e propri spettacoli e non si può dire che possa esistere qualcosa di più perfetto. Piante che sembrano animali, animali che si mimetizzano e prendono le sembianze dell’ambiente in cui vivono, insomma tutte queste strategia, ci insegna la scienza, sono delle sofisticatissime tecniche per la sopravvivenza. Si rende nota in questi giorni, l’esistenza di una particolarissima pianta che non ha assolutamente l’aspetto di una specie vegetale, ma al contrario sembra un animale. Basta guardare le varie foto diffuse sul web per scambiare questa particolare specie di orchidea in una scimmietta.


Ebbene si, si tratta di una rarissima specie di orchidea, battezzata, per l’appunto, con il nome di orchidea-scimmia. In realtà, il suo nome scientifico è Dracula simia. Questa specie è originaria del Perù ed reperibile nella foresta pluviale. Il nome scientifico “Dracula” si riferisce al fatto che i fiori presentano due sporgenti molto simili a dei canini da vampiro ma la somiglianza più eclatante è quella con il viso di una graziosa scimmietta.


GENITORI ABBANDONANO LA FIGLIA PERCHÉ RICOPERTA DI PELI

In alcuni casi la cattiveria è davvero radicata nella natura umana ed è presente anche tra genitori e figli. In genere i genitori tendono ad amare incondizionatamente i propri bambini, ma probabilmente non è sempre così e la storia della piccola Liu Jiangli ne è una testimonianza. La bambina, che ora ha 8 anni, è stata abbandonata dai suoi genitori, da coloro che dovevo prendersi cura di lei, quando ne aveva solo due. Il motivo di un gesto così riprovevole è il fatto che la piccola ha il corpo ricoperto al 60 % di peli. Probabilmente la mamma e il papà si vergognavano di lei per la sua patologia nota con il nome di sindromeHypertrichosis Universalis.


Il padre l’accompagnò all'asilo e non ritornò più a prenderla. Ora Liu è stata presa in custodia da un lontano parente. La piccola ora può tornare a sorridere perché ha trovato qualcuno con cui poter crescere e soprattutto qualcuno pronto ad amarla così com'è.

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