L’ autoesame del seno, ovvero l’ autopalpazione
della mammella, oltre ad essere indolore, rapido e non invasivo, è una buona
abitudine che tutte le donne in età fertile dovrebbero avere al fine di una
migliore prevenzione delle patologie al seno.
Ma quali sono le istruzioni corrette
per eseguire l’ esame ?
L’ autopalpazione delle mammelle
andrebbe effettuata almeno una volta al mese da tutte le donne in età fertile
dopo il ciclo mestruale, mentre da quelle in menopausa sempre una volta al
mese, ma nello stesso giorno di ogni mese. L’ esame complessivo ha una durata
di circa 20 minuti e va effettuato servendosi dei polpastrelli di tre dita
della mano, in genere indice, medio e anulare. Per procedere bisogna immaginare
di dividere ogni mammella in quattro quadranti, ognuno dei quali deve essere
esplorato a fondo, fino a raggiungere l’ ascella.
Il test va effettuato in parte in
posizione supina, cioè sdraiata, in parte in piedi. Nella posizione sdraiata,
usando il braccio contrario rispetto al seno che si vuole esplorare, bisogna
premere le dita della mano su ogni quadrante del seno ruotando
contemporaneamente il polso, alla ricerca di possibili irregolarità, come
noduli, addensamenti o zone di tessuto più duro nella mammella. Nella posizione
in piedi, invece, è necessario ripetere il test in 3 posizioni: con le braccia
tese in alto, poi in basso e infine poggiate sui fianchi.
L’ auto esame del seno in posizione
eretta si può, ad esempio, effettuare davanti allo specchio, controllando che
non vi siano alterazioni nel colore, nella superficie della pelle, nel profilo
del seno, e poi, usando sempre il braccio opposto al seno che si vuole
controllare, procedere all’ esame come indicato fin sotto il cavo ascellare.
Infine, è, necessario osservare e tastare anche i capezzoli per rilevare anche
qui l’ eventuale presenza di alterazioni, rientranze, come nel fenomeno del
capezzolo invertito, o secrezioni anomale.
La mammella è infatti costituita da
una percentuale di tessuto adiposo, da una parte di fasci muscolari, detti
pettorali, dai dotti galattofori, dalle ghiandole mammarie e dai linfonodi del
sistema linfatico.
Da un punto di vista strettamente
statistico, in Italia si registrano circa in genere 47 mila nuove diagnosi di
tumore al seno ogni anno, ovvero all’ incirca una diagnosi ogni 15 minuti. Nel
nostro paese, dunque, il cancro al seno è una patologia che colpisce almeno una
donna su 9 nel corso della vita. La diagnosi precoce attraverso le diverse
possibilità di screening è dunque la prima difesa che oggi le donne hanno per
difendersi da questa patologia, insieme ad una alimentazione sana e allo
svolgimento di esercizio fisico.